Il successo del Trebbiano del Valdarno di Sopra nella storia

Vino da Burde

Allan J. Grieco Storico del trebbiano e del vino nel Valdarno di Sopra. Come si sceglievano i vini all’epoca nel 1600? C’è costruzione di storytelling piuttosto complessa anche all’epoca. Oggi parliamo di vini usando metalinguaggi e anche all’epoca si faceva. Ai tempi di Giulio III, grande compratore di vino del Valdarno e non solo, non comprava solo i vini “che scaldavano le passioni”. 40 anni di ricerche portano a pensare che gusto per il vino ha sua storia e si evolve nel tempo e non sempre si capisce come. Già nel 1600 si prova a fare vino con certo colore indirizzandolo a categorie particolari di compratori, suddivisi per classe sociale. Siamo in fase di transizione come altri, ,nel 1300-1400 vino aveva pochi gradi, poco colore poi è cambiato sotto impulso inglese nel 1700 più scuro e ricco, poi proseguito nel 1800 e dopo. Se guardiamo Lafite vediamo che andavano sugli 8-9,5% nel 1800 e primi del 1900. Il grado alcolico è cambiamento del clima ma anche dei gusti, non c’è optimum alcolico, dal punto di vista storico non c’è un livello fisso, si cerca sempre di seguire il mercato in evoluzione con tecniche anche quelle in evoluzione., è flusso non è ricerca della perfezione nel vino. Giulio III comprava trebbiano del Valdarno a prezzi molto elevati e costava più dei rossi vermigli. Nel 1427 effettivamente il trebbiano del Valdarno di sopra (in particolare sulle propaggini dei monti del chianti) era molto alto, i rossi molto più in basso. Una fortuna iniziata per il trebbiano dal 1200 in poi, ne parlava bene anche Fòlgore da San Gimignano. Una fama che arriva fino al 1600 ed era sempre un poco dolce a leggere i testi. Dalla metà del 1600 è meno importante e pregiato ma rimane radicato perchè pare che sia nato come coltivazione proprio qui e poi copiato nelle Marche, in Umbria ma sempre si irradia dalla Toscana e dal Valdarno (Bucine, Mercatale e simili).