L'indagine sulle vacanze solidali, le iniziative per le pari opportunità nella PA e la campagna della Lega del Filo d'Oro
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Sono sempre di più gli italiani che decidono di partire per un viaggio di volontariato. È quanto emerge da un’indagine condotta su un campione di oltre 10 mila persone in Italia, Spagna, Stati Uniti, Regno Unito, Svezia, Portogallo, Germania e Francia. Quasi 1 su 4 degli intervistati fa spesso vacanze di questo tipo o le rifarebbe, e quasi la metà si dice interessata a farlo. A proposito delle tipologie di viaggi solidali, tra i 1000 italiani consultati, emerge una particolare propensione verso il volontariato ambientale: il 48% degli intervistati sceglierebbe di unirsi ad associazioni attive nella difesa della natura. Seguono, come sfere di interesse, la protezione degli animali, quasi a pari merito con l’aiuto alle popolazioni locali. Le fasce d’età maggiormente interessate a queste vacanze dal risvolto sociale sono i millenial, quelli cioè tra i 25 i 34 anni, mossi soprattutto dal desiderio di conoscere culture e realtà diverse, e i giovanissimi della Generazione Z tra i 18 e i 24 anni, che viaggerebbero per sviluppare nuove competenze da aggiungere al bagaglio professionale.
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Promuovere l’occupazione e le pari opportunità di soggetti a forte rischio di esclusione sociale, ma anche contrastare l'illegalità nel mondo del lavoro. Questi gli scopi che accomunano due diverse iniziative che sono state recentemente approvate dalle amministrazioni locali di Reggio Emilia e Roma. Nel primo caso si tratta di un protocollo d'intesa tra comune, sindacati e cooperative, che prevede l’assegnazione di più punti nelle gare d’appalto a quelle aziende che assumeranno in modo stabile soggetti con difficoltà di inserimento lavorativo. Nella Capitale, invece, è da poco entrato in vigore un regolamento che prevede l’introduzione di clausole sociali negli appalti pubblici per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale, ma anche donne vittime di violenza e tratta, minori in età lavorativa provenienti da famiglie fragili ed ex detenuti.
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S’intitola “Un mondo di sì” la nuova campagna della Lega del Filo d’Oro, per promuovere la possibilità di diventare donatori regolari e garantire un futuro pieno di speranza a tanti bambini sordociechi e con gravi disabilità. La campagna, con uno spot video, racconta la storia di Edoardo, 7 anni e una rarissima mutazione genetica. La voce narrante è di Neri Marcorè, testimonial storico della Fondazione, che invita tutti a credere nel futuro di questo bambino e dei tanti piccoli eroi che come lui ogni giorno affrontano la sfida di andare oltre il buio e il silenzio. Con una donazione regolare si potrà sostenere il lavoro dell’équipe interdisciplinare della Fondazione, che cerca in ogni minore sordocieco e pluriminorato psicosensoriale le sue potenzialità residue, su cui impostare un programma educativo-riabilitativo personalizzato. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito unmondodisi.it. E chiudiamo proprio con lo spot, davvero toccante, di questa campagna.
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